Ti sei accorto dell’addebito di costi non dovuti in fattura?

Questo articolo potrebbe aiutarti

Capita spesso di ricevere in fattura dei costi non dovuti ma come affrontarli?

Un disservizio che non interessa solo le compagnie telefoniche, ma anche gli abbonamenti di Pay-tv.

Tale pratica da parte degli operatori aumenta in caso recesso.

In questi casi vengono addebitati costi non dovuti per recesso anticipato o addirittura la mancata disdetta del contratto, nonostante lo stesso consumatore avesse inviato la disdetta a mezzo raccomandata A/R oppure a mezzo PEC

Come detto i costi di recesso dell’abbonamento pay-tv o delle compagnie telefoniche possono provenire da un recesso anticipato, ovvero abbandono prima della scadenza ufficiale del contratto (di solito 24 mesi).

Purtroppo nonostante le varie delibere che vietano ai provider di servizi di pay-tv  e delle compagnie telefoniche di applicare costi per recesso anticipato, gli operatori continuano a farlo.

Sono moltissime le casistiche che impongono al consumatore costi non dovuti, come ad esempio per disdetta anticipata , disattivazione e migrazione.

L’Autorità Garante delle Comunicazioni ha affrontato spesso tale problematica nelle sue delibere.

Cosa fare?

Prima di tutto bisogna sempre controllare le fatture e leggere attentamente i costi addebitati.

Quando una voce non ci è chiara, o peggio la riteniamo non dovuta bisogna immediatamente attivarsi.

Prima di tutto è sempre necessario inviare un reclamo, ma come?

Lo hai già fatto e non hai ricevuto risposta?

Assicurati di averlo inviato nel modo giusto (link)

Se la compagnia non risponde, hai difficoltà nel rappresentare il tuo problema, o peggio ancora ha confermato che la somma è dovuta, non esitare a contattarci.

Non aspettare, in questi casi potrebbe rendere la soluzione più difficile.

Aiutaci ad aiutarti

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