Carrier pre-selection: cosa fare in caso di disservizio?

Sei arrivato sin qui per capire cosa riguarda il servizio Carrier Pre-selection?

Oppure, hai un disservizio legato a questo servizio e non sai come risolverlo?

In entrambi i casi puoi smettere di cercare.

Chiariamo in primis cosa si intende per il servizio

CS – CARRIER SELECTION

E’ la prestazione che permette a un utente di scegliere un operatore diverso da quello con cui ha sottoscritto il contratto per accedere alla rete. Essa è possibile nella modalità dell’easy access, quando la selezione dell’operatore avviene su base chiamata, utilizzando lo specifico codice posto in testa al numero nazionale o internazionale; oppure nella modalità dell’equal access, quando la scelta dell’operatore avviene con un meccanismo di preselezione.

CPS – CARRIER PRE-SELECTION

E’ la prestazione che permette all’utente di instradare automaticamente le chiamate sulla rete del vettore scelto senza digitare codici speciali di selezione.

Stai subendo un disservizio dal tuo operatore in merito a questo servizio?

Non di dimenticare che la prima cosa da fare è inviare un reclamo (link) 

Se lo hai già fatto e non hai ricevuto risposta tieni conto che sussiste responsabilità dell’operatore in ordine all’inibizione del traffico in uscita in modalità CPS.

Nella delibera che vi sottoponiamo l’interruzione della prestazione di carrier preselection era stata causata dalla lavorazione erronea di un ordinativo di voltura, nel caso in esame di cambio di anagrafica (Delibera N. 119/18/CIR)

L’Agcom ha chiarito che la disattivazione indebita della prestazione di carrier preselection, implica la corresponsione di un indennizzo proporzionato al disservizio subito dall’utente, da computarsi in base al parametro previsto dall’articolo 7, comma 1, del Regolamento sugli indennizzi, secondo il quale “in caso di attivazione o disattivazione non richiesta della prestazione di carrier selection o preselection, l’operatore responsabile è tenuto a corrispondere all’utente interessato un indennizzo pari ad euro 2,50 per ogni giorno di attivazione o disattivazione, fermo restando il diritto allo storno dei corrispettivi addebitati per il traffico generato con l’operatore responsabile ed il rimborso degli eventuali oneri aggiuntivi”.

La compagnia deve risolvere il disservizio e deve indennizzarvi.